Ancora una seduta del Consiglio Comunale di Messina tutta da ridere e da citare negli annali della politica messinese. Infatti, alla presenza dei poveri lavoratori ATM, nessuna parola sul loro serio problema occupazionale. Ma non solo....
La seduta del consiglio comunale è stata teatro della protesta fragorosa dei lavoratori che non percepiscono stipendio da due mesi. Come da copione mezz'ora abbondante di ritardo e subito sospesa per l'assenza del primo consigliere iscritto a parlare, Salvatore Ticonosco che si presenta con una proposta di encomio che ha provocato la reazione da parte dei lavoratori esasperati. Qui la gente muore di fame e voi pensate agli encomi, è stata la frase che Ticonosco si è sentito rivolgere prima che la protesta si sposta nei corridoi di palazzo Zanca. Tra grida, insulti e spintoni, gli animi si surriscaldano e si accende una discussione inesauribile coi soliti gruppeti di lavoratori e consiglieri che si scambiano, quasi a fondersi, complimenti ed insulti. Fuori dall'aula accade il cataclisma quando Buzzanca esce dalla stanza e si dirige verso le scale, senza ricevere i lavoratori. Volano insulti e anche la frase che tutti volevano sentire: entro l'8 ottobre gli stipendi saranno pagati.
Da sottolineare che alle 20:45 si passa al punto più importante della seduta, quello che riguarda la delibera sullo statuto del nuovo consorzio Ato 6. Ma dei trenta presenti intanto, qualcuno aveva lasciato il municipio per farsi i cazzi suoi (scusate, solo per rendere l'idea).
Per concludere questa bella favola ecco cosa ha detto il Sindaco ai lavoratori prima di cena: "Stiamo lavorando, stiamo facendo il possibile. Per ora pensiamo agli stipendi, non è la dirigenza il problema più urgente in questo momento. Assumere oggi un nuovo Direttore Generale significherebbere aumentare ancora di più i costi. Conte ha un contratto triennale in scadenza, sono certo che non verrà rinnovato". E menomale che la dirigenza di un'azienda non è importante!!!!!!