
«Adesso gli affari si sono spostati verso il grano: ora lo vendo a 18 cent la libbra, mentre i fagioli mi vengono pagati il 60% in più rispetto a sei mesi fa. Nel 2002 l’agave veniva pagata 80 cent di dollaro la libbra, oggi meno di 2 cent» afferma a Usa Today Miguel Ramirez, proprietario di un’immensa azienda agricola «secondo voi cosa dovrei piantare?».
E i numeri parlano chiaro, l’anno scorso le coltivazioni di agave sono diminuite del 35%, con un trend negativo simile prospettato per il 2008. L’agave impiega 6 anni per arrivare a piena maturità, dunque per adesso le scorte fanno riferimento al raccolto 2001-2002, per questo non si sa ancora quali saranno le ripercussioni dell’abbandono di questa coltivazione sull’industria della tequila. Se però il fenomeno dovesse continuare, «sicuramente nei prossimi anni avremo tequile di minor qualità, soprattutto quelle a basso prezzo, con minore quantità di agave, mentre i nostri cocktail a base della bibita messicana saranno sempre più cari», conclude Chris Mercer, esperto di drink del sito www.just-drinks.com.
Fonte : The Independent