Il fattore maschile di sterilità è dato da una incapacità del seme
maschile di fecondare l'ovocita. Questa incapacità può essere dovuta ad
una alterazione delle caratteristiche degli spermatozoi (scarso numero, scarsa motilità, morfologia alterata) o alla presenza di alterazioni del tratto genitale maschile che impediscono agli spermatozoi, normalmente prodotti dal testicolo, di essere emessi con l'eiaculato o, infine, alla mancata produzione di spermatozoi.
Struttura dello spermatozoo
La testa
dello spermatozoo contiene il nucleo con i cromosomi, cioè con il
materiale genetico che sarà destinato ad unirsi al materiale genetico
dell'ovocita femminile. Al riguardo infatti dobbiamo sottolineare come
mentre una cellula normale ha 46 cromosomi, sia lo spermatozoo che
l'ovocita ne hanno solo 23 cioè la metà. Uno di questi 23 cromosomi è
il cromosoma sessuale che, mentre nell'ovocita è sempre X, nello
spermatozoo può essere o X o Y, ciò fa sì che il sesso del nascituro
sia proprio determinato dal tipo di cromosoma sessuale contenuto nello
spermatozoo che feconda l'ovocita. La testa è ricoperta da due membrane
che delimitano una struttura denominata acrosoma
la quale riveste un ruolo fondamentale nel processo di fecondazione in
quanto esso contiene delle sostanze (enzimi acrosomiali) che vengono
liberate al momento in cui lo spermatozoo entra in contatto con
l'ovocita permettendo quindi allo spermatozoo di penetrare all'interno
di quest'ultimo.
Il tratto intermedio
unisce la testa alla coda. A livello di questo tratto (che comprende
anche il collo) è presente una struttura detta centriolo la quale è di
fondamentale importanza per la motilità dello spermatozoo, una
alterazione del centriolo può provocare infatti immobilità dello
spermatozoo e quindi essere alla base di una condizione di infertilità.
La coda
comprende un segmento principale ed un segmento terminale. I movimenti
della coda permettono allo spermatozoo di avanzare in modo rettilineo e
progressivo, pertanto anche una alterazione della coda può determinare
una anomalia della motilità degli spermatozoi con conseguente
infertilità.
Le vie di deflusso degli spermatozoi
Gli spermatozoi vengono prodotti nel testicolo a livello dei cosidetti tubuli seminiferi, da qui passano attraverso una serie di ulteriori canali presenti a livello testicolare comprendenti i tubuli retti, la rete testis, i dotti efferenti ed il dotto epididimale. Quindi gli spermatozoi passano nel dotto deferente che, fuoriuscendo dal testicolo convoglia nel dotto eiaculatorio.
Prima di convogliare nel dotto eiaculatorio il dotto deferente si
dilata dando luogo all'ampolla ed è proprio a livello del dotto
deferente, ed in particolare dell'ampolla, che si raccolgono gli
spermatozoi prima di essere emessi con l'eiaculazione. I dotti
eiaculatori infine si aprono nell'uretra prostatica da cui passano poi nel tratto terminale dell'uretra a livello del pene.
Tutte queste strutture non agiscono solo come semplici canali di
deflusso degli spermatozoi, ma agiscono anche sulla loro qualità, per
cui anche una loro alterazione può essere alla base di una condizione
di infertilità maschile.
STERILITA' SECRETORIA
Come già detto tale forma di sterilità si caratterizza per una
alterazione qualitativa e/o quantitativa del seme maschile. Possiamo
infatti osservare condizioni caratterizzate da una ridotta
concentrazione di spermatozoi nell'eiaculato (oligospermia) o in cui gli spermatozoi presentano una scarsa motilità (astenospermia) o alterazioni morfologiche (teratospermia). Peraltro nella maggior parte dei casi tali condizioni si trovano variamente rappresentate contemporaneamente.
Cause
Nel
complesso dobbiamo sottolineare come la sterilità secretoria
rappresenti quella di più comune riscontro nell'ambito del fattore
maschile di sterilità è può riconoscere alla base cause di tipo
congenito (talora su base cromosomica) o più spesso acquisite. In
particolare occorre sottolineare come spesso varie cause per lo più
acquisite possano coesistere nel determinismo della condizione di
infertilità.
In particolare tra le cause di ordine acquisito possiamo ricordare:
- le patologie di tipo infiammatorio:
quali ad esempio l'orchite parotitica bilaterale (temibile complicanza
della parotite quando questa si manifesta dopo la pubertà) o altre
forme di orchite (cioè di infiammazione del testicolo);
- le patologie su base vascolare:
fra queste l'esempio più tipico è rappresentato dal varicocele il quale
è dato da una dilatazione di una vena testicolare. Questa patologia
interessa dal 4 al 22% della popolazione generale ma, se andiamo a
guardare i soggetti affetti da sterilità vediamo come la sua incidenza
raggiunga anche il 39%. In genere tale condizione si accompagna ad una
riduzione del numero e della motilità degli spermatozoi.
- le patologie da ectopia:
quali il criptorchidismo. In questa condizione si ha una mancata
discesa del testicolo dalla cavità addominale (ove si forma nel corso
della vita fetale) al sacco scrotale. Tale condizione si associa in
genere ad una ridotta produzione di spermatozoi ed inoltre riveste una
particolare importanza in quanto il testicolo ritenuto presenta un
maggior rischio di carcinoma testicolare (ciò ne indica quindi la
correzione chirurgica). Nel complesso il criptorchidismo è una
condizione che nella popolazione generale ha una incidenza dello
0,3-0,4%, mentre nei soggetti sterili esso si osserva nel 6% dei casi.
- impiego di farmaci
particolari: tra questi dobbiamo in particolare ricordare alcuni
farmaci citotossici quali la ciclofosfamide, utilizzati nelle terapie
di forme neoplastiche. Anche altri farmaci quali ad esempio la
sulfasalazina, utilizzata nel trattamento di malattie infiammatorie
dell'intestino, possono determinare un deficit della produzione di
spermatozoi. Inoltre altri farmaci quali il ketoconazolo (un
antimicotico), lo spironolattone (un diuretico) possono interferire con
la produzione di spermatozoi in quanto bloccano l'azione degli ormoni
androgeni.
- abuso di alcol e droghe (in particolare la marijuana);
- l'ipertermia: al riguardo una malattia acuta febbrile può essere causa di transitoria infertilità;
- sostanze tossiche ambientali:
numerose sostanze tossiche presenti nell'ambiente possono avere un
effetto lesivo sulla produzione di spermatozoi, tra questi citiamo il
dibromocloropropano, il carbodisulfide (un solvente industriale), il
piombo, il cadmio, il mercurio.
- le radiazioni ionizzanti.
STERILITA ESCRETORIA
La sterilità escretoria è una condizione caratterizzata
dall'assenza di spermatozoi nell'eiaculato conseguente ad una
alterazione delle vie di deflusso. Tale alterazione può aver luogo ad
un qualsiasi livello e può essere conseguente a cause di natura
congenita o acquisita.
Le cause congenite sono quelle di più frequente riscontro, fra queste possiamo ricordare:
- l'agenesia del deferente;
- l'agenesia dell'epididimo o di una sua porzione;
- l'obliterazione dei dotti eiaculatori;
- le alterazioni della rete testis.
Tra le cause acquisite possiamo invece annoverare forme infettive gravi o cause di tipo traumatico, talora conseguenti ad interventi chirurgici.
Fonte: alessandrofeo.it
Con il termine di infertilità di coppia si intende il mancato raggiungimento di una gravidanza dopo 12 mesi di rapporti non protetti e, possibilmente, mirati.
Incidenza
Sulla base di tale
definizione la sua incidenza nella popolazione italiana è stata
valutata pari al 11.3% delle coppie di età compresa tra 25 e 44 anni.
Tale incidenza tende ad aumentare progressivamente con l'età passando
dal 5.6% nella fascia di età compresa tra i 25 ed i 29 anni, al 11.7%
nella fascia tra i 30 ed i 34 anni, al 13.7 % nella fascia tra i 35 ed
i 39 fino al 14.7% nella fascia di età tra i 40 ed i 44 anni.
Cause
Le
cause di infertilità possono riguardare il partner maschile, quello
femminile od entrambi ma in circa il 17% dei casi non è possibile
riconoscere alcuna causa precisa alla base della condizione (forme
idiopatiche).
Tra le possibili cause di infertilità si indicano essenzialmente i seguenti fattori:
- Fattore maschile;
- Endometriosi;
- Fattore tubarico;
- Altre cause;
- Forme idiopatiche;
Fra le altre cause di infertilità possiamo citare:
-
Fattori di natura endocrina quali la iperprolattinemia, la sindrome
dell'ovaio policistico, le amenorree ipo o ipergonadotrope;
- Fattori legati ad anomalie dell'utero (utero setto, sub-setto)
- Fattori legati ad anomalie vaginali
ANALISI DEL FATTORE OVULATORIO
Tali
indagini sono volte ad evidenziare la presenza o meno di ovulazione
nonchè l'eventuale coesistenza di alterazioni della stessa.
Esse si concretizzano essenzialmente in:
- Esami ormonali;
- Monitoraggio ecografico dell'ovulazione;
FATTORE TUBARICO
Il fattore tubarico di
infertilità comprende una serie di condizioni che determinano
alterazioni od ostruzioni delle tube di Falloppio che, in genere, si
associano a malattia infiammatoria pelvica o a precedente chirurgia
pelvica o tubarica.
Le alterazioni della funzionalità tubarica
possono essere causa di infertilità interferendo con la captazione
dell'ovocita e con la sua migrazione nella tuba, oppure possono
determinare una alterazione quantitativa o qualitativa del fluido
tubarico che a sua volta può interferire con il processo di
fecondazione dell'ovocita da parte dello spermatozoo.
In genere si
hanno però delle lesioni ostruttive a carico della tuba. Tali lesioni
possono realizzarsi a vari livelli: prossimalmente o distalmente
rispetto alla cavità uterina. Mentre le lesioni prossimali possono
essere più probabilmente ricondotte ad un processo flogistico ascendete
(cioè che risale dall'utero), quelle distali vengono più facilmente
ricondotte a processi infiammatori che originano dall'intestino o dagli
organi pelvici (tra cui non ultima l'endometriosi).
La diagnosi di infertilità da fattore tubarico si basa su alcuni esami diagnostici quali:
- l' isterosalpingografia;
- la sonoisteroscopia;
- la laparoscopia diagnostica;
La depilazione elettrica rappresenta la soluzione più efficace per sbarazzarsi dei peli superflui.
La tecnica
La depilazione elettrica consiste nel bruciare, una ad una, le cellule
responsabili della ricrescita del pelo. Viene inserito un ago sottile
fino alla radice di ogni pelo, per distruggerlo grazie al calore emesso
da una breve corrente elettrica. Il pelo, il cui bulbo è stato
sradicato, non ricrescerà più. Per questo quella elettrica puo' essere
definita una depilazione definitiva.
In pratica
Durante una visita preliminare il medico dovrà essere messo al corrente
della tua situazione di salute. Inoltre esaminerà accuratemente i peli
che vuoi togliere.
Poi il medico inserirà in ogni orifizio pilifero un'ago sottilissimo.
In generale viene usato un elettrocoagulatore, un apparecchio elettrico
ad alta frequenza collegato ad una penna sulla quale è inserito l'ago.
Fa scivolare l'ago lungo il pelo fino alla radice e la distrugge
tramite la corrente elettrica. Questa tecnica è leggermente dolorosa, e
di solito viene effettuata in anestesia locale.
Il principio
Il DHEA (o deidroepiandrosterone) è un'ormone coinvolto nella fabbricazione degli ormoni sessuali.
Ma sembra che le persone che ne hanno un tasso ielevato siano più
vitali, abbiamo una migliore densità ossea e delle capacità cognitive
più acute. Si pensa che esista un legame tra l'invecchiamento e il
tasso di DHEA, dato che esso diminuisce a partire dai 30 anni.
L’efficacia di questo ormone fa discutere. Diversi studi hanno permesso
di dimostrarne gli effetti benefici sulla memoria, la densità ossea, la
massa muscolare, la depressione, la pelle... nel topo, ma non
nell'uomo, eccettuate, forse le donne di più di 70 anni. Per il momento
pero'non è ancora stata dimostrata l'efficacia del DHEA nelle patologie
associate all'invecchiamento.
In pratica
Si sconsiglia l'uso della DHEA fino a quando ne sarà stata accertata l'efficacia nella lotta contro l'invecchiamento.
Presentato sotto forma di capsule o pastiglie da 10, 25 o 50 mg, di solito il DHEA si prende alla mattina, a colazione.
Il DHEA è prodotto a partire da uno steriode vegetale, la diosgenina. I
prodotti che stimolano "naturalmente" la produzione di DHEA non hanno
alcuna legittimità dato che l'organismo non possiede gli enzimi
necessari per effettuare la trasformazione.
L'efficacia delle creme a base di DHEA non è stata dimostrata da nessuna ricerca.
Dov'è venduto?
- Il DHEA è venduto negli Stati Uniti, come integratore alimentare, nei negozi di dietetica.
- In Francia la confusione giuridica è grande: paradossalmente, è
vietato importare il DHEA in pastiglie già confezionate, ma non la
materia grezza. I medici possono prescrivere il DHEa, anche se l'ordine
dei medici francese sconsiglia di farlo, e i farmacisti possono
preparare e vendere pillole di DHEA, senza nessun controllo ufficiale,
come prodotto galenico...
Insomma, il DHEA rimane un prodotto senza uno statuto definito.
- Il DHEA è venduto anche illegalmente, su Internet.
Rischi
- Se in famiglia vi sono stati dei casi di tumore al seno, all'utero o alla prostata, l'assunzione di DHEA è proibita categoricamente.
- L'assunzione di DHEA puo' stimolare lo sviluppo di tumori ormone-dipendenti (prostata, seno, utero).
- Il rischio cardiovascolare legato alla diminuzione del colestetolo HDL (il colesterolo buono) non deve essere trascurato.
- Nelle donne in menopausa, le terapie di sostituzione ormonale non
devono essere abbanndonate a beneficio di un trattamento alla DHEA,
dagli effetti incerti. I due trattamenti non devono essere associati,
per evitare un sovradosaggio di estrogeni.
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