Mili San Marco (o Mili Inferiore) è una frazione del comune di Messina, posizionata presso la Fiumara di Mili, a circa 2 km dallo svincolo autostradale di Tremestieri direzione Catania. L'appositivo San Marco fa riferimento all'intitolazione della parrocchia del paese.

Da visitare a Mili San Marco la Parrocchia di San Marco Evangelista. Antichissima chiesa parrocchiale dedicata a San Marco. Crollò a causa di un'alluvione nel 1855 e fu ricostruita nel 1859 dall'architetto Mallandrino. Più precisamente la chiesa parrocchiale di San Marco fu costruita nel 1859, sulle rovine di un tempio precedente (caduto a causa di un'alluvione nel 1855). E' di stile neoclassico ed ha una pianta circolare.

 

 

L'edificio, progettato da Giuseppe Mallandrino e mutuato dal Pantheon di Roma, è caratterizzato da un pronao, piantato su due solide colonne, e da una cupola. All'interno è conservato un altare marmoreo, ricco di tarsie marmoree e con la statua dello stesso San Marco, patrono del villaggio (secolo XVII). L'edificio è stato parzialmente ristrutturato nel 1960.

I casali storici della vallata di Mili sono Mili San Pietro e Mili San Marco. A partire dal tempo dei Normanni, entrambi hanno avuto come punto di riferimento il monastero di Santa Maria, la cui costruzione fu voluta dal conte Ruggero. Lo stesso monastero esercitò la propria giurisdizione sui casali fino al 1400, anno in cui il cenobio fu concesso ad un vescono da parte di Ferdinando il Cattolico. L'imperatore Carlo V, col parere favorevole del Pontefice, assegnò tutte le rendite all'ospedale della Pietà, che nel 1542 riunì una dozzina di nosocomi cittadini. Nel 1685 i due casali, come anche tutti gli altri casali montani, furono venduti da Bonavides. Alla città furono restituiti nel 1727, dopo quarant'anni. Importanza fondamentale in tutta l'area fu esercitata dagli inglesi. Nel 1810, infatti, accorsero in aiuto dei borbonici, che temevano l'invasione della Sicilia da parte dei Francesi di Gioacchino Murat. In quella occasione propiziarono la costruzione della strada che tuttora collega entrambi i casali alla città.

Appuntamento molto sentito a Mili San Marco era quello del 25 aprile, giorno del Protettore, che festeggiava proprio San Marco. Le donne dei villaggi della vallata di Mili cucinavano ricche portate di carne, paste e dolci con uova o carciofi. Sempre a Mili San Marco, la prima domenica di settembre, si festeggia invece San Sostine (un soldato romano perseguitato per essersi convertito al cristianesimo). Il santo viene invocato alla fine dell'estate perché porti la prima pioggia dell'autunno. La sua statua, inoltre, viene portata nell'omonima cappella allestita in collina, in una processione che passa anche per la chiesa basiliana di Santa Maria.