Una tv, per le strade di Messina, ha girato un
video inchiesta sulla sessualità. L’idea è buona e semplice: chiedere
alle persone incontrate (casalinghe, operai, studenti, impiegati) cosa
ne pensano degli eterosessuali. Le domande che vengono poste sono: Cosa
pensa delle persone eterosessuali? Sarebbe d’accordo se due
eterosessuali volessero sposarsi in chiesa? Se le nascesse un figlio
eterosessuale lo accetterebbe? Solo poche persone ha compreso che eterosessuali non è omosessuali. Le risposte le potete ascoltare in questo video tutto da vedere. Al di là del buffo ed eclatante dato di ignoranza sulla definizione di
eterosessualità, Messina, come tutte le altre città d’Italia, rivela la sua natura a tratti
bigotta, a tratti profondamente comprensiva nei confronti delle
differenze. La cosa che mi ha inquietato di più in questo documento
sull’analfabetismo sessuale è il fatto che gli atteggiamenti più
omofobi li hanno i più giovani.
I disturbi d’ansia hanno
certamente un impatto negativo sulla qualità di vita di un individuo, e spesso sono
associati a disturbi di tipo psichiatrico e organico.
“L’assistenza medica primaria e gli screening pediatrici sono
importanti per determinare precocemente i disturbi d’ansia o la loro
predisposizione.
“Le terapie farmacologiche nel trattamento dei disturbi d’ansia
sono solitamente la prima linea di intervento ai pazienti che si
rivolgono all’attenzione medica, ma quando i paziente ha una risposta
parziale o assente al trattamento, allora le alternative si riducono.
Fissate un obiettivo, e poi fate vostra la determinazione di Gollum: lasciate stare l'amicizia, lo scopo è L'ANELLO.
Pertanto scartate quanti già hanno matrimoni in essere, a meno che non
abbiate reali possibilità di farli naufragare senza esosi strascichi. Non sparate nel mucchio, identificate un target preciso. Per farlo vi
serve un elenco dei figli di buona famiglia a cui tentare la scalata.
Potete consultare le liste del Partito Democratico: Veltroni li ha candidati tutti. Un vero milionario (e non un arricchito parvenu) non si conquista
semplicemente facendo vedere le tette. Leggete qualche libro, guardate
qualche film, aprite un giornale ogni tanto. Dovete essere in grado di
reggere una conversazione per più di dieci minuti senza prorompre in
risatine o parlare della vostra manicure. Il Cavaliere ha ragione: il sorriso fa la differenza. Dentifricio
calibrato, spazzolino con setole scalate massaggianti, piastrina
arricchita con ioni radioattivi e manico aereodinamico motorizzato,
collutorio al profumo di interi campi di menta piperita... non fatevi
mancare niente, perchè voi valete! Anche se avete 3 lauree, non mostratevi ambiziose come tre manager
messi insieme. Lasciate che il vostro obiettivo pensi che il capitano
di industria tra voi due resterà lui, e che voi sarete liete di fare la
grande donna dietro il grande uomo. Un giorno vi pagheranno fior di
soldi per scrivere articoli sulla donna come angelo morale, variante miliardaria dell'angelo del focolare. Per farsi notare da un miliardario è molto opportuno suscitare interesse nel padre fingendosi agnello accomodante e
continuando a sorridere anche qualora il vecchio, in preda a demenza
senile, faccia affermazioni lesive della vostra dignità. Se gli altri
protestano dicendo che è un arrogante, voi dite che non hanno il senso
dell'umorismo, che voi la battuta l'avete capita. Se potete avere Marco Tronchetti Provera, non perdete tempo con Marco
Ranzani. Puntate subito in alto, vestendovi come vi vestireste se foste
sua moglie e comportandovi come sua moglie si comporterebbe, ma senza
mai dire: sarebbe bellissimo essere tua moglie. Quando ve lo chiederà,
deve pensare che l'idea sia venuta a lui. Inizia la primavera, la stagione dell'amore. Non fate come quelle donne
noiose che s'impicciano di politica, pensate piuttosto ai valori
importanti per una donna: la famiglia, i figli, il marito. Cercate
soprattutto di pensare a come diventare una buona madre, ché per questo
il Signore ci ha creato. Sono vari i motivi per cui occorre mostrarsi volenterose a mettere su
una famiglia numerosa, un'impero familiare: accecato dal desiderio di
spargere il suo seme milionario, il Buon Partito non penserà alla
quantità di alimenti che dovrà versare un giorno. Ma voi lo sapete bene
che c'è solo una donna che vive meglio della moglie di un milionario:
la ex moglie di un milionario. Con la leggerezza si conquista un milionario: lui lavora tanto e noi
non possiamo dargli rogne dal momento che non ne avremo nemmeno noi.
Pertanto, signore, impariamo l'arte del massaggio rilassante, della
chiacchiera interessante ma mai troppo impegnativa. Leggerezza, figlie
care. Siete in pista (non vi distraete, non parlo di roba bianca) e siete una
macchina lanciata verso il successo. Dovete avere tutte le dotazioni
che il vostro futuro marito richiederebbe alla sua macchina: airbag
grandi (meglio se molto grandi, coppa c) scocca rialzata (da un paio di
tacchi di almeno 12 centimetri) e naturalmente, per sottolineare il
design della carrozzeria,
La solitudine imbruttisce
il fisico che diventa uno strumento inutile per socializzare, come per
esempio quei soggetti che si rinchiudono in casa, incollandosi al pc, facendo uso di alcolici, fumo e pasti non sani hanno seri problemi di
socializzazione, fuggendo nella realtà virtuale provocandosi danni alla
salute. Secondo recenti statistiche, la solitudine è una piaga che interessa il 20% della popolazione mondiale. La mancanza di contatto con gli altri riduce la capacità di dialogo e di movimento, creando una barriera verso il mondo e indebolendo il carattere e la salute. Il professor Cacioppo afferma che «la solitudine è un segnale di dolore che
spesso la società non recepisce. Per intensità e carica devastante,
potremmo paragonarla alla rabbia o alla sete». Nell’immaginario
collettivo l’idea di persona sola è sempre accomunata ad una figura a
se stante, lontano dalla società. In verità può essere riscontrata
anche in soggetti che sono quotidianamente a contatto con gli altri.
Ciò perchè questa sensazione è uno status che avolte è più mentale che
reale, una sorta di disagio che nasce da svariati
fattori come possono essere la mancanza di attenzioni, di affetto, di
soddisfazione personale o equilibrio nel nucleo famigliare. Questo
disagio non è quindi solo un fatto di assenza di compagnia,
anche se è provato che un soggetto con relazioni umane molto strette
soffra raramente di questo problema (famiglia, veri amici, fratelli o
sorelle, ecc). Ci sono però molti soggetti definiti “single”
che amano la loro condizione sociale e anzi, difendono la loro
indipendenza che si basa su un concetto di libertà individuale.
Sul web diverse sono, le definizioni di solitudine ma una molto azzeccata di quanto appena descritto è questa:
“la solitudine è lo stato di chi non sta vivendo oggetti d’amore“,
e per stati d’amore si intende quelle esperienze umane che danno
emozioni. Ciò sta a significare che, un soggetto che vive in maniera
autonoma la propria vita, appassionandosi ad hobby, lavoro o piacere
personali, non soffre di solitudine. La solitudine non è un nemico
invincibile. La si può combattere ampliando la propria cerchia di
conoscenze, i propri interessi e incuriosendosi del mondo. Ciò che è
realmente pericoloso è il circolo vizioso per il quale più un soggetto
sta emarginato dalla società, più il suo reinserimento risulterà difficoltoso per una sorta di intolleranza al giudizio delle persone e paura di esporsi. La verità è che, nel bene o nel male, tutti prima
o poi proviamo la sensazione di essere soli, incompresi o
insoddisfatti. Ciò di per se rappresenta un elemento in comune a noi
tutti, un motivo paradossale per il quale ritenere la solitudine uno
stato non individuale ma comune a tutti.
Un Sacramento è un segno esteriore istituito da Cristo per dare la grazia. Segno esteriore o visibile, l'istituzione di questo segno da parte di Cristo, e il dono della grazia attraverso l'uso di questo segno, sono sempre necessarie per l'esistenza di un Sacramento e se anche uno solo di questi elementi è mancante esso non può considerarsi un Sacramento. La Chiesa impiega numerose cerimonie o azioni per applicare i segni esteriori dei Sacramenti per aumentare la nostra reverenza e devozione verso di essi, e per spiegarne il significato e i gli effetti. I Sacramenti sono sette: Battesimo, Cresima, Santa Eucarestia, Penitenza, Estrema Unzione, Santi Ordini e Matrimonio. Tutti i Sacramenti vennero istituiti da Nostro Signore perché solamente Dio ha il potere di unire il dono della grazia all'uso di un segno esteriore o visibile. La Chiesa, comunque, può istituire le cerimonie che debbono essere celebrate per amministrare o dare i Sacramenti. Sappiamo che i Sacramenti sono sette e non di più o di meno perché la Chiesa ha sempre insegnato questa verità. Il numero dei Sacramenti è materia di Fede e la Chiesa non può sbagliare in materia di Fede. I Sacramenti sono stati istituiti come mezzi speciali attraverso i quali noi riceviamo la grazia meritata per noi da Cristo. Poiché Cristo è il donatore della grazia, Egli ha il diritto di determinare il modo in cui essa sarà data, e chi rifiuta di ricevere i Sacramenti non riceverà la grazia di Dio. I Sacramenti ricordano in molti modi i mezzi con i quali Nostro Signore meritò le grazie che riceviamo attraverso di essi. Il Battesimo ricorda la Sua profonda umiltà; la Cresima la Sua incessante preghiera, la Santa Comunione la cura dei bisognosi; la Penitenza la Sua vita di mortificazioni; l'Estrema Unzione la Sua morte esemplare; i Sacri Ordini la Sua istituzione del sacerdozio e il Matrimonio la Sua stretta unione con la Chiesa. Le necessità dell'anima assomigliano certamente alle necessità corporali; perché il corpo deve nascere, deve essere fortificato, nutrito, guarito dall'afflizione, aiutato nell'ora della morte, guidato dall'autorità e deve ricevere un luogo ove dimorare per mezzo del Sacramento del Matrimonio. I Sacramenti hanno il potere di dare la grazia per i meriti di Gesù Cristo. L'effetto dei Sacramenti non dipende dal merito o dal demerito di colui che li amministra ma dai meriti di Gesù Cristo che li ha istituiti e dalla meritevole disposizione di coloro che li ricevono. Alcuni Sacramenti danno la grazia santificatrice e altri la aumentano nelle nostre anime. Si dice che un Sacramento dia la grazia quando non c'è nell'anima alcuna grazia, o in altre parole, quando l'anima è in peccato mortale. Si dice che un Sacramento aumenti la grazia quando vi è già nell'anima la grazia, che viene ancora aumentata dal Sacramento ricevuto. Chi riceve i Sacramenti vivendo in peccato mortale commette un sacrilegio, che è peccato grave in quanto è abuso di cosa sacra. Oltre che ricevendo indegnamente i Sacramenti si può commettere sacrilegio abusando di persone, luoghi o cose sacre; per esempio ferendo volontariamente una persona consacrata a Dio; derubando o distruggendo una Chiesa; usando i sacri arredi dell'Altare per scopi illegittimi, etc. I sacramenti oltre alla grazia santificatrice danno un'altra grazia chiamata grazia sacramentale. La grazia sacramentale è uno speciale aiuto che Dio dona per raggiungere il fine per il quale Egli ha istituito ciascun Sacramento. I Sacramenti danno sempre la grazia se noi li riceviamo con la giusta disposizione.
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