I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 2003 ed il 2006. Secondo la Procura, l'ex maresciallo Zurdi, agendo con abuso di poteri ed in violazione dei doveri inerenti il suo ruolo di Carabiniere, avrebbe predisposto una serie di false relazioni di servizio attestando incidenti mai avvenuti.
Carlo Raffa, invece, avrebbe fornito il proprio apporto di esperto nel settore selezionando la compagnie assicurative da truffare e mantenendo i contatti con medici compiacenti per il rilascio della necessaria documentazione sanitaria. In qualche caso gli indagati spacciavano come incidenti stradali alcuni infortuni subiti sul lavoro o comunque autonomamente, e poi presentavano denuncia alla caserma di Galati Mamertino dove si provvedeva a predisporre falsi verbali grazie ai quali ottenere rimborsi RC Auto. Le truffe vennero alla luce grazie ad una serie di informative redatte dal comando provinciale dei Carabinieri e dal Nucleo Operativo di Sant'Agata Militello e ad una serie di intercettazioni telefoniche.
22/03/2007 - I carabinieri stanno eseguendo decine di arresti nelle province di Messina, Catania ed Enna nell'ambito di una inchiesta che riguarda mafia e appalti. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del tribunale di Messina su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. L'operazione, denominata "Montagna", colpisce in particolare esponenti delle famiglie mafiose di Mistretta e Tortorici, due centri del messinese. Per gli investigatori le famiglie mafiose avevano monopolizzato il settore degli appalti pubblici nella fascia tirrenica, attraverso un cartello di imprenditori organici o contigui a Cosa nostra.Tra i lavori che le cosche hanno "controllato", vi è quella della metanizzazione dei principali comuni della provincia. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni e danneggiamenti. I provvedimenti cautelari firmati dal Gip del Tribunale di Messina sono 39 e riguardano presunti mafiosi del Messinese ed imprenditori. Sono decine invece gli avvisi di garanzia notificati stamani dai carabinieri del Ros che hanno condotto l'inchiesta. L'indagine, denominata "Montagna", ha preso il via due anni fa in seguito ad accertamenti che gli investigatori svolgevano sulla famiglia mafiosa di Sebastiano Rampulla di Mistretta. Sono ancora in corso perquisizioni in varie zone della Sicilia. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Luigi Croce e dal sostituto Accardi.
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Lungo l'elenco delle accuse: associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, rapine e tentati omicidi verificatisi a Messina tra il 2000 ed il 2004.
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