Il Sole è più freddo. Il vento solare soffia con meno vigore e meno calore dalla conquista dello Spazio ad oggi. Di conseguenza, la grande bolla, carica di particelle solari che si diffonde nel sistema solare si riduce, esponendo la Terra e gli altri pianeti all'assorbimento di raggi cosmici che sono normalmente trattenuti. È un grosso problema ha affermato Nancy Crooker, ricercatrice della Boston University. "È la prima volta che abbiamo notato questo fenomeno. Stiamo ampliando le nostre conoscenze”, annuncia l'esperta. Il Sole ha raggiunto il suo picco più basso nell'emissione di macchie solari, ma è anche del 20% più fresco e meno ventoso rispetto al flesso minimo degli anni Novanta. In altre parole, la stella solare sta mostrando chiaramente i segni tipici di altri cicli molto più lunghi con implicazioni che riguardano anche la sua potenza. Confrontando le ricerche ciò che colpisce è che la bassa velocità del vento e la pressione che soffia del 25% in meno.
“La pressione del vento solare è come l'aria di un pneumatico - sottolinea l'equipe americana - ed è una bolla che si gonfia nello spazio. È la più bassa pressione prolungata mai osservata”. In termini pratici, il minimo solare significa che è un brutto momento per i viaggi interplanetari. È un brutto momento gli astronauti per tentare avventure sulla Luna, perché si troverebbero fuori dalla protezione del campo magnetico della Terra e più esposti dunque al danneggiamento dei raggi cosmici. All'interno del campo magnetico terrestre l'effetto principale della refrigerazione, della diminuzione del vento solare è il raffreddamento e l'abbassamento di alcune parti dell'atmosfera. Mentre sul clima l'effetto è minimo. Provoca invece un rallentamento del ritmo, secondo il quale orbita la spazzatura spaziale, che viene trascinata verso il basso e bruciata nell'atmosfera. Cattiva notizia per gli astronauti in orbita che temono di entrare in collisione con i frammenti. Bisogna ricordare che la sonda Ulisse è l'unico velivolo spaziale che osserva il Sole in 3D da tutte le latitudini e sorvola i poli durante i minimi solari, fornendo informazioni che garantiscono un aggiornamento continuo sul fulcro del nostro sistema planetario.
fonte:virglio.it
Un estate di musica all'insegna del divertimento tra lidi e locali della città. Ma quali sono i pezzi più belli di questa magica estate? ecco una selezione dei brani preferiti da LarderiaWeb.it
Se c’è un servizio Web 2.0 questo è senza dubbio il motorone Google. Leader non solo dei motori di ricerca ma di tutta la scena del Web 2.0 mondiale. Google Caledar, Gmail, Google Reader, Picasa, iGoogle, Google Docs,
e l’elenco potrebbe continuare ancora per molto: chi non
utilizza almeno uno di questi servizi? Oggi non si riesce a immaginare un mondo senza il
motore di ricerca.
Ma da dove nacque il progetto in grado di cambiare il mondo?
Larry Page e Sergey Brin (inventori di google), allora studenti dell’Università di Stanford,
dopo aver sviluppato la teoria secondo cui un motore di ricerca basato
sull’analisi matematica delle relazioni tra siti Web avrebbe prodotto
risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate
precedentemente, fondarono l’azienda il 7 Settembre 1998. Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le
più importanti e meritevoli (Teoria delle Reti), decisero di
approfondire la loro teoria all’interno dei loro studi e posero le basi
per il loro motore di ricerca. I due avevano, già allora, le idee molto ben chiare. Spiccano tra quelle pagine l’abbozzo del primo PageRank: dall’algoritmo complesso e sconosciuto, e la teoria alla base del linking. Se un sito ottiene molti link in entrata e molti riferimenti deve essere una valida risorsa!!!
Già allora la funzione sociale si intravedeva sullo sfondo. Decisamente un bel pezzo di storia. L’evoluzione del Web passata da google.
Pagina 56 di 76