A Messina l'aumento dei mezzi a due ruote che circolano per le strade cittadine è stato del 31,68%. La media regionale per la Sicilia, è del 35,10 per cento, passando dai 394.582 mezzi del 2003 ai
533.095 del 2007. I dati emergono da uno studio effettuato da
Federpneus (Associazione nazionale rivenditori specialisti di
pneumatici) negli ultimi cinque anni, secondo la quale l’aumento è principalmente dovuto che
alle crescenti difficoltà di circolazione nelle aree urbane.
Una notevole influenza, sia nelle città che nelle aree extraurbane
dell’isola, l’avrebbero però anche avuta l’accelerazione alla
sostituzione dei vecchi motocicli e la spinta all’acquisto di nuovi
modelli. La crescita più consistente, per quanto riguarda la Sicilia,
nel periodo preso in considerazione (2003/2007), si è registrata a
Catania (+41,07%); seguono Palermo (+40,23%), Agrigento (+34,26%) ed
Enna (+32,10%); soltanto quinta Messina, dove l’aumento è stato, come detto, molto considerevole pari al 31,68%.
Si definisce politico o personalità politica, chi partecipa attivamente alla vita pubblica di uno Stato, operando le scelte necessarie alla crescita civile ed economica della propria nazione. Contrariamente a tale definizione, nell'immaginario collettivo italiano, il politico è anche identificato come una persona che non prende deliberatamente una posizione chiara. Viene talvolta definito un politico un individuo che evita di schierarsi in modo netto preferendo attendere l'evolvere degli eventi, al fine di non precludersi alcuna opportunità. Davanti a quest'incrocio passa grossa parte della sua vita per poi sapere cosa ne sarà di lui....
Nei finesettimana sono il 10% gli automobilisti che risultano positivi all'alcool test
nei controlli eseguiti dalle forze di polizia. E'
quanto emerge dai dati dell'Osservatorio nazionale permanente sulle
stragi del sabato sera del Viminale, diffusi questa mattina dal
dirigente della polizia stradale di Roma, Roberto Campisi, nel corso di
un convegno sulla sicurezza stradale. I dati si riferiscono ai
controlli delle forze di polizia compiuti nel fine settimana dal primo
gennaio al 30 novembre del 2008 in cui sono stati compiuti 171.119
posti di controllo. Secondo l'Osservatorio del Viminale, il 10% degli
automobilisti che risulta positivo all'alcool e' composto da 22.273
uomini e 2.299 donne. L'eta' piu' a rischio e' quella che va dai 18 ai
23 anni e dai 23 ai 27 anni. In Italia dal 2000 ad oggi i decessi per
incidenti stradali sono diminuiti del 27,3% questo anche grazie alla
normativa della patente a punti introdotta nel 2003. Secondo l'Istat
ogni giorno ci sono 633 incidenti stradali sulle strade italiane con 14
decessi e 893 feriti. "Una normativa europea - ha detto il comandante
della polizia stradale di Roma, Campisi - impone di diminuire i decessi
del 50% entro il 2010. L'Italia con il -27,3 ha fatto passi avanti ma
non nella misura in cui sono riusciti altri Stati". Per il comandante
della polizia stradale di Roma gli effetti dell'ultimo inasprimento
della legge per chi guida in stato di ebrezza" devono essere ancora
valutati del tutto". "Gia' il recente inasprimento che ha portato allo
0,5% il tasso alcolemico nel sangue - ha detto ancora il comandante
Campisi - ha dato ottimi risultati anche se non sono completamente
esaustivi del problema". "Provocatoriamente noi proponiamo lo zero
assoluto tasso alcolemico - ha detto Giordano Biserni, presidente
dell'Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) -
ma in via sperimentale chiediamo di istituire lo zero assoluto per i
neopatentati e per chi e' recidivo. Passare da 0,5 a 0,2% rischia di
creare solo della confusione. Serve una politica di informazione e
formazione sulla societa' che ancora, mi pare, non sia stata fatta".
Sono finalmente tornato dalla Sicilia…. bhe, dire così sembra che non
vedevo l’ora di tornare a Milano-Lodi, ma non è di certo così, sarei
rimasto altre 3 settimane (ebbene sì, 3 settimane)….
Era il 3 Agosto quando sono partito in macchina verso la
Sicilia… già, mi son fatto 13 ore tirate (con qualche fermata e cambio
alla guida) per godermi il mare e la tranquillità di spiagge non
affollatissime, ancora al naturale.. di quelle dove si vedono le
famigliole che portano i bimbi in spiaggia e mettono il loro ombrellone
nella sabbia, alla ricerca di qualche ora di meritato riposo.
Premetto
subito che non è Rimini o altri luoghi dove del turismo fanno la loro
ricchezza, bensì Messina è una città che si trova proprio sulla “punta” della
Sicilia, la prima città che incontrate andando in quest’isola che ha
molto da offrire in quanto a storia e cultura…. dicendo ciò non
troverete decine di locali alla moda o discoteche in città… per queste
ultime bisogna spostarsi verso Taormina, Milazzo tanto per farvi
qualche nome.
Dunque, la prima cosa
che mi viene in mente, e chi c’è stato potrà confermare, è la granita
siciliana… ma non quella della pubblicità dei 3 “picciotti” che la
cercano nel supermercato, non ci arriva nemmeno lontanamente!! Intendo
la granita con brioches… i gusti variano: caffè, fragola, limone,
mandorla, cioccolata… abbinati con la panna.
Il tutto viene riposto
in un bicchiere di dimensioni variabili, a seconda di come la volete;
se ad esempio dite di voler Caffè con panna, vi faranno un bicchiere
con i due gusti che si dividono il posto nel bicchiere…. altrimenti
potrete fare caffè macchiato con panna, nel tal caso la panna sarà in
mezzo al caffè…. e via dicendo!
Com’è fatta? Non è il solito ghiaccio
tritato con l’aggiunta del colorante…qui si sente proprio il sapore del
caffè o del gusto che prendete!!! Già, la colazione messinese è proprio
fatta di granita e brioches…. quest’ultima è una delizia del
palato… fatta al burro, tonda con una pallina sopra, della stessa
forma… morbida, al suo interno è gialla, ed il contatto con la granita
sembra volerti dire “mangiami!”.
Se vi capiterà di andar a Messina,
prendetela a tutti i costi…è eccezionale!! I prezzi? Una granita media
con panna (senza costa un po’ meno) e brioches (fatta giornalmente)
costa 1,50…ovviamente prendendo il bicchiere più piccolo diminuisce il
prezzo!
ARANCINI MESSINESI ….m m m….mi sta già venendo la nostalgia!
Questi sono una prelibatezza unica! Vi do subito una dritta dove
comprare quelli più buoni (e pure più grandi).. vicino all’università,
in prossimità del tribunale, c’è una rosticceria con qualche tavolo
dentro e fuori, il suo nome è “FAMULARI”, fidatevi… è il migliore!!!
Questo posto ha una seconda sede, ma è più difficile da
spiegare… ricordate il nome e vi sapranno dire tutti dove si trova!
Visto che siamo in zona rosticceria… troverete i “PITONI”
che non sono altro che panzarotti ripieni con scalora (una specie di
insalata…personalmente non mi piace), formaggio, pomodoro, oppure
prosciutto e formaggio, patate, ed altri gusti (varia a seconda della
fantasia del cuoco)… i prezzi si aggirano da 1,00 a 2,00 al massimo… di
solito con due pezzi ci si riempie, ma ho visto gente mangiarsene il
doppio… certo, dipende dallo stomaco!! Dove mangiarli?Il bello è
prenderli e portarseli nei posti caratteristici, quelli dove si vede il
panorama dall’alto… ma anche lungo il mare (specie durante i falò), nei
tavolini che ci sono lì…oppure comodamente a casa..anche questi sono da
comprare ad occhi chiusi!! Se avete provato le imitazioni…. dovete
provare anche questi, capirete che non è la stessa cosa!!!!
ARCHITETTURA…. come
città Messina è abbastanza “giovane”, nel senso che è stata completamente
ricostruita in seguito al famoso terremoto del 1908 con epicentro fra
Messina e Villa San Giovanni (Calabria), lo stesso che rase al suolo le
due città! Giusto domenica scorsa han fatto vedere per il programma
“Gaia” un servizio sul terremoto e sul futuro ponte sullo stretto di
Messina… quest’ultimo ormai è considerata una leggenda metropolitana in
quanto sono decenni che se ne parla, ma non si è mai fatto niente!!
Pensate che mio padre era piccolino quando lo portavano in fiera a
Messina e c’era il plastico con il ponte che dicevano di fare… sono
passati 40 anni e ancora non si è visto niente!! Troppi soldi,
interessi e molto altro ancora ci saranno sotto… credo che potrebbero
farlo senza problemi se solo lo volessero… dicono che sarebbe
considerata l’ottava meraviglia del mondo per le sue particolari
caratteristiche, le quali prevedono solo due campate nelle due
estremità, ovvero sulla terra ferma, lasciando il vuoto nel mare… luogo
in cui ci sono correnti molto forti per via dell’incontro dei due mari
Ionio e Tirreno… se guardate bene si vede la differenza delle due
correnti…e pensare che il primo è caldo come acqua, mentre il secondo è
più freddo…infatti il servizio menzionava il fatto che c’è un
particolare habitat n quel punto, unico nel suo genere!
Da
menzionare sicuramente per la sua bellezza è la chiesa SS. Annunziata
dei Catalani, un edificio conservato in un perfetto stato, ha la
facciata che risale al 200, mentre la cupola risale alla fine del XII
secolo (mi sono informato, non volevo dirvi una cosa per un’altra); di
fronte alla chiesa c’è il monumento al vincitore della battaglia di
Lepanto, Don Giovanni d’Austria risalente alla fine del XVI secolo; da
non scordare c’è il Duomo, situato in Piazza Duomo (ovviamente!),
anch’esso rifatto dopo il terremoto del 1908 e dopo i bombardamenti
della II Guerra Mondiale.
La particolarità del Duomo di Messina è la sua
costruzione: la parte bassa, formata dalle 3 porte risale alla
costruzione originale del XII secolo (si vede che sono anni che mi
sorbisco la storia di Messina??) in stile gotico; il campanile ha un
orologio astronomico in cima, il quale è stato animato nel 1933… molte
delle opere originarie del campanile sono state sostituite con delle
copie, mentre gli originali sono conservati nel museo del Duomo dove si
trova molto materiale sacro; la particolarità del campanile si
manifesta allo scoccare delle 12:00, quando si anima facendo ruggire il
leone, muovere la morte… direi da vedere. Accanto al duomo c’è una
bella fontana dedicata a Orione e risalente al XVI secolo, quest’ultima
l’ho apprezzata quest’anno visto che era perennemente in restaurazione!
Rimanendo in ambito fontane, ce n’è una che merita parecchio… è quella
che si affaccia al porto, proprio di fronte al Municipio, è la Fontana del
Nettuno, anch’essa restaurata splendidamente!
Altre Chiese antiche, sempre ricostruite dopo il 1908, da visitare sono senz’altro la Chiesa di S. Francesco d’Assisi (nel cui cortile esterno vi è una statua dedicata al Santo), la Chiesa di S. Giovanni di Malta e la Chiesa S. Maria Alemanna, tutte d’origine gotica.
Anticamente la città, spero di non sbagliare
a scriverlo, era chiamata ZANCLE, poi fu colonizzata dai greci, dai
Romani, dai Bizantini, dagli Arabi, dai Normanni per diventar poi Regno
di Sicilia e…. la storia credo che tutti la sappiate.
Tutto ciò per
dirvi che come città ha un’antica tradizione, basta informarsi su dove
andare e si può sentire l’odore nell’aria della storia, delle battaglie
per conquistarla…. del nostro passato!
Quasi dimenticavo… se siete
amanti dei Musei, dovete andare al Museo Regionale (è in via della Libertà) dove
ci sono opere di Antonello da Messina, il Caravaggio , Goro il Gregorio
(XVI secolo), il Montorsoli… ecc.
Spostandoci
verso Torre Faro (dall’omonimo Faro), ci sono dei Lidi sulla spiaggia
che offrono delle serate disco, abbinate alla drink card, ovvero si
paga 5,00 con la consumazione (questo è il più caro in termini
economici), ma ne vale la pena…. si chiama “Lido dello Stretto”, è
posizionato sulla spiaggia, si entra passando per una passerella in
legno illuminata ai lati da delle candele che creano l’atmosfera…. in
riva al mare ci sono situate tutte le sdraio (vengono prese
d’assalto… non tutti ballano), mentre al centro della spiaggia ci sono
delle lenzuola molto grandi, rettangolari, con al di sopra dei cuscini
enormi bianchi (conterrà 15 persone sdraiate-sedute) dove ci si siede
in attesa di ballare o per conversare… sulla destra c’è la pista, ovvero
spiaggia libera con tanto di illuminazione e impianto stereo adeguato!
In una sorta di palafitta in legno c’è il bar, con due postazioni, e
qualche tavolino a modi terrazza sulla pista da ballo…. a render il
locale stupendo, e quindi a far da cornice c’è il panorama mozzafiato:
la Calabria illuminata di notte!!! Già, si vede la terra ferma talmente
bene che sembra esser attaccata!!
Indescrivibile il colpo d’occhio che
crea…
DISCOTECA?
Per trovare delle belle discoteche ci si deve spostare…. a Taormina ce
ne sono un paio (sinceramente non ricordo i nomi, ma mi hanno detto che
c’è della bella gente… molti turisti), mentre a Milano ci sono “le
terrazze” ed il “fluid” (ex “cupole”), in quest’ultimo ci son stato
sabato scorso…serata molto bella, due piste con musica commerciale e
revaivol (spero di averlo scritto bene), mentre una grande scalinata in
legno fa scendere giù verso la spiaggia dove fanno musica house…prezzo?
13,00 € con riduzione…ma se girate nello spiazzale trovate le ragazze
che vi danno le riduzioni per donna a 8,00 €…difficile, ma non
impossibile; mentre nella prima discoteca vi troverete due piscine e
tre piste da ballo… diversa, ma bella anche questa… peccato solo per il
panorama non troppo bello sulla torre che “sputa fuoco”, ovvero la
raffineria di petrolio!
Ho menzionato TAORMINA…ho letto di un utente che nella
spiaggia ha trovato omosessuali in atteggiamenti a lui sconvolgenti, o
meglio irritanti per via dei bambini….ebbene io non ho avuto modo di
avere queste visioni, ma forse il periodo era diverso….non saprei,
fatto sta che dalla sua opinione sembra che Taormina sia un ritrovo da
omosessuali in atteggiamenti passibili di giudizio…non mi dilungo su
questo argomento, ma dico solo che nel 2003 ci si scandalizza nel veder
persone che hanno tendenze diverse dalle nostre…assurdo!!
La città è molto VIVA, piena di locali aperti sino a
notte fonda, due piazze dove la gente si ritrova, moltissimi turisti ed
un panorama sul mare bellissimo… immaginate una ringhiera in ferro nero,
questa terrazza grande, quattro panchine in legno e lo strapiombo della
montagna che si arresta solo nell’incontrar il mare… la luna che si
rispecchia nell’acqua, la costa illuminata dalle piccole luci che si
vedono in lontananza…. e le stelle che si fanno belle ai vostri occhi,
pronte ad incantar i vostri ricordi!
Su Messina e dintorni ci sarebbe
moltissimo altro da dire, in quanto molti sono i posti, le insenature,
le spiagge particolari da andare a vedere… non dimenticate di fare un
salto al santuario di Tindari, anch’esso caratteristico!
Un’ultima cosa…. ovviamente da Messina vi
consiglio di andare a Milazzo, prendere l’aliscafo o la nave ed andare
in una delle isole Eolie..di solito ci si va in giornata in quanto è
difficile trovare posti in hotel o prendere in affitto un
appartamento…. per questo ci si deve organizzare per tempo… merita
senz’altro Vulcano con lo zolfo che crea una pozza dove ci si fanno i
fanghi, dove la gente va a inalare, dove ci son due spiagge: una bianca
ed una nera, quest’ultima formata da granellini di lava minuscoli…molto
bella e particolare…ed in entrambe ci son le bolle d’acqua che vengono
su da fondo del mare…attenti a metterci i piedi perché scottano dopo
poco!!
Non dimenticare mai quando Giovanni Falcone diceva: "La
mafia non è
affatto invincibile,
è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una
fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto
grave e che si può
vincere non pretendendo
eroismo da inermi cittadini ma
impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni".
Il fenomeno mafioso è diffuso in molti Stati fra i quali l’Italia; le mafie italiane sono tre: la Camorra in Campania, la ‘Ndrangheta in Calabria ed infine Cosa Nostra che è particolarmente potente e si è sviluppata in Sicilia; in questo percorso ci occuperemo soprattutto di quest’ultima.
La mafia siciliana è molto antica: essa è nata nel
XIX secolo e nel corso degli anni si è sviluppata e radicata all’interno
della società.
Il radicamento e la potenza di Cosa Nostra si basano sull’omertà, sulla mancanza di fiducia nello Stato, sulla percezione della debolezza di esso, sulla corruzione, sulla disponibilità di grandi capitali ottenuti grazie ad attività illecite (traffico di sostanze stupefacenti, racket, prostituzione, per esempio), sull’omicidio di chi ostacola le sue attività illegali.
L’omertà è una vera e propria legge, quella del non far rimostranze contro l’offensore, né rivelarne il nome o denunziarne il reato, riserbando la vendetta per sé; l’omertà è la caratteristica più spiccata del comportamento della gente nelle zone di mafia, in particolare in Sicilia. La gente, soprattutto in passato, la praticava per timore della vendetta del mafioso, ma più ancora per una sorta di rispetto di un codice cavalleresco che vietava di far entrare nella contesa gli estranei (carabinieri, giudici, ecc..). Si possono capire, perciò, le grandi difficoltà che i vari pentiti, di cui Buscetta è un esempio, hanno incontrato, decidendo di collaborare con la giustizia, infrangendo, così, la “legge del silenzio” e andando incontro a vendette spietate da parte dei boss mafiosi.
All’inizio la mafia siciliana era una mafia di tipo
agricolo, ma col passare degli anni, grazie anche ai contatti con la mafia
americana, è divenuta “imprenditrice”, ha accresciuto i suoi capitali,
servendosi del traffico di
droga e li ha investiti in vari campi, ad esempio nell’imprenditoria,
cercando di ottenere appalti convenienti. La mafia, grazie ai suoi mezzi
economici, alla sua straordinaria capacità di radicarsi profondamente nel
contesto sociale, è riuscita formare un regime
di corruzione fatto di
alleanze, favori, trame, assassinii, complotti e soprattutto complicità del
potere legale con quello illegale. Grazie alla corruzione essa è riuscita a
creare uno Stato dentro lo Stato dove lei stessa è legge.
All’inizio, del fenomeno mafioso si negava addirittura l’esistenza stessa; solo a partire dagli anni ’60 / ’70 si è cominciato a considerarlo come un vero e proprio problema della società italiana. In quegli anni cominciò la controffensiva dello Stato verso la mafia, e si iniziò ad indagare.
Molti furono i magistrati
(fra questi il giudice Livatino), i prefetti e i carabinieri che
cercarono di contrastare questo fenomeno, ma quando divennero degli ostacoli, e
soprattutto quando toccarono la mafia nel suo punto debole, il capitale
economico, vennero uno dopo l’altro tolti di mezzo.
Solo nel settembre del 1982, dopo la strage di via Carini, in cui persero la vita il generale Dalla Chiesa, Pio la Torre aveva proposto, prima di essere assassinato con il suo autista, leggi speciali contro la mafia. La legge Rognoni-La Torre introdusse nel codice penale il fondamentale articolo 416 bis, che definisce il reato di associazione mafiosa. Nel 1991 il governo varò un’imposta destinata a fondo di solidarietà per le vittime del racket e istituì la D.I.A. (Direzione investigativa antimafia) e la D.N.A. (direzione nazionale antimafia).
La lotta contro la mafia da parte dello Stato fino
agli anni novanta è stata ispirata dalla “logica dell’emergenza”: contro
tale logica si batterono i giudici Falcone
e Borsellino,
chiedendo che le leggi fossero sorrette da “una forte e
precisa volontà politica” che si concretizzasse in “strutture
adeguate” e “dotate di uomini professionalmente qualificati”, in
attenzione costante ai problemi della sicurezza dei magistrati, in un concreto
sostegno agli uomini impegnati nella lotta contro la mafia che non può
risultare vincente se le indagini non sono frutto di un lavoro di gruppo.
La lotta contro la mafia sembra segnare il passo da quando nel 1997 il Parlamento ha varato la riforma dell’art. 513 del codice di procedura penale che rende quasi impossibile “l’accertamento giudiziale dei fatti di reato e delle relative responsabilità”.
Un
ruolo fondamentale nella lotta alla mafia è da attribuire anche ai pentiti,
mafiosi che hanno deciso di collaborare con la giustizia e che hanno permesso di
individuare la struttura interna dell’organizzazione. Il primo tra questi fu
l’ex boss di Cosa Nostra, Tommaso
Buscetta, che fece importanti dichiarazioni svelando i meccanismi della
“cupola”. Inizialmente vi fu da parte dei pentiti una maggior resistenza a
parlare con i magistrati: essi non negavano di sapere ma credevano lo stato
impreparato a gestire le loro informazioni. Grazie
a queste testimonianze sono state smascherate alleanze clamorose tra mafia e
politica e molti uomini di potere furono duramente accusati. Il
caso per eccellenza è sicuramente quello di Giulio Andreotti, accusato nel 1994 di associazione
mafiosa e poi scagionato per insufficienza di prove dopo un lungo e articolato
processo. Da
quando la gente si è decisa ad abbattere l’ancor saldo “muro dell’omertà”,
le forze della giustizia sono notevolmente aumentate.
Ma perché il muro sia definitivamente abbattuto è necessaria una maggiore fiducia nelle istituzioni, una più efficace educazione alla legalità e un’opera più incisiva per il miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro, d’istruzione soprattutto nelle regioni dove il fenomeno mafioso è più radicato. In sostanza, una maggior presenza dello Stato.
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