Oggi pomeriggio, alle ore 18,00 nelle foresterie di Forte
Petrazza, al via la mostra “Le stanze delle donne” di Dario Rugolo, Santina
Cosetta e Katia Portovenero, che sarà aperta sino al 4 febbraio, dalle
ore 9,00 alle 12.30 e dalle 17,00 alle 20,00. Le donne che prendono forma nelle
opere dei tre autori, commemorano così il terribile terremoto del 1908
che dilaniò le città gemelle dello Stretto. La violenza, il pathos, il
dolore, ma anche la rinascita prendono forma tra la gestualità delle
eteree donne di Rugolo, nel loro incedere fiero, seppur frammentate
dall'elemento naturale del fuoco, che, pur invisibile, si percepisce
nelle sue Fenici. Lo strazio, lo smacco subito per una natura matrigna
da un'arcadica terra e l'ineluttabilità del destino si leggono, invece,
negli occhi delle figure femminili di Portovenero. Lo sgomento fa da
cornice alle opere di Cosetta, dalle quali si sprigiona un immensa
forza che conferisce al tutto una carica passionale intensissima.
Ancora una volta la donna ingloba in se, il patimento provocato da
quella terribile esperienza divenendone quasi l'emblema.
Questa sera alle ore 19, nella Basilica Cattedrale, si terrà il
Concerto musicale della Banda della Marina Militare e di quella della
Federazione Russa nell'ambito degli eventi commemorativi per il centenario del terremoto
del 1908. Il concerto diretto dal Capitano di Fregata, Antonio
Barbagallo, si aprirà con “Il Canto degli Italiani - Inno Nazionale” di
Michele Novaro - Goffredo Mameli, quindi la “Marcia opera 99” di Sergej
Prokofiev con l'arrangiamento di Paul Yoder, l'”Andante in Do maggiore
KV 315”, per flauto ed orchestra di Wolfang Amadeus Mozart e trascritto
da Antonella Bona, il “Trittico Verdiano” di Giuseppe Verdi, trascritto
da M. Mangani, la “Cavalleria Rusticana” - Intermezzo di Pietro
Mascagni, la colonna sonora dal film “Il Postino” di Luis Bacalov,
trascritto da E. Gusperti, “Jewish Folksong Suite” di Roland Kernen, e
chiuderà il concerto “La Ritirata” di Tommaso Mario.
Gli alunni della scuola elementare e materna della
Direzione Didattica di Tremestieri verranno trasferiti, dai "provvisori"
locali di palazzo Presti, nei nuovi locali dell'Ente Ecclesiastico
Suore Cappuccine del Sacro Cuore a Pistunina in via Consolare Valeria.
Stamani alla Segreteria Generale, alla presenza del Segretario
Generale, dott. Filippo Ribaudo, del Dirigente il Dipartimento
Patrimonio e Demanio, arch. Vincenzo Schiera, della rappresentante
legale dell'Ente Ecclesiastico Suore Cappuccine del Sacro Cuore, Madre
Superiora Tindara Pafumi, si è concluso il procedimento con la stipula
del contratto di locazione proposto dall'assessore al Patrimonio,
Franco Mondello. Il provvedimento da seguito alla delibera di Giunta
municipale n. 842 del 25 novembre scorso per la locazione di 8 aule più
accessori, per trasferire l'utenza scolastica nella Direzione Didattica
di Tremestieri.
E' uno dei pochi, forse l'unico assessore comunale che sta svolgendo a pieno la sua funzione. La collaborazione istaurata con la Galleria degli uffizi di Firenze, l'esposizione delle opere di Rubens e Caravaggio, sono solo alcune delle iniziative che Giovanni Ardizzone sta compiendo per la nostra città nella carica di Assessore alla Cultura.
Ma c'è chi non ci sta in quanto si suppone un incompatibilità tra le cariche assunte. Assessore Regionale, Vice Sindaco, Assessore alla Cultura del Comune.
Ad esprimere perplessità è l'Avv Catalioto che, per conto di Nino Reitano, ex assessore provinciale e primo dei non eletti nell’ultima tornata elettorale non più nelle file dell'Udc ma nel Pdl in quota Briguglio, sostiene:
"Dopo la pronuncia dei Giudici Costituzionali il giudizio riprenderà dinnanzi al Tribunale di Palermo che si pronuncerà entro 8 mesi con sentenza definitiva di primo grado in conformità all’orientamento dettato dalla Corte. La questione è stata sollevata - sostiene Catalioto - perché a mio giudizio la L.r. 22/07, consentendo il cumulo delle cariche di sindaco o assessore e di deputato regionale, costituisce un ingiustificato ed irrazionale privilegio nei confronti dei deputati regionali siciliani che, unici in Italia, potrebbero appunto ricoprire contemporaneamente le due cariche elettive. Anzi la speciale ed ampia autonomia accordata dallo Statuto Siciliano renderebbe ancora più stringente la necessità di mantenere il divieto di cumulo di dette cariche ancor di più per una città metropolitana come Messina capoluogo di provincia con oltre 250.000 abitanti. A riguardo la Corte Costituzionale, in fattispecie analoghe, si è già pronunciata con le sentenze nn. n. 84 del 15/3/94 e 201/04. Pertanto, sulla scorta di tali precedenti, se in termini tecnici giuridici si vuole dare un giudizio all’ordinanza del Tribunale di Palermo questa deve valutarsi favorevolmente alle ragioni del Dr. Reitano. E’ del tutto evidente che la questione, al di là del caso singolo (a Messina non è il solo), assume una valenza regionale dagli effetti potenzialmente dirompenti".
Pagina 47 di 244