Interessante articolo apparso stamani tra le pagine di Normanno.it scritto da Antonella Feminò. Tanto per cambiare, si parla di spese del Comune di Messina che, anche se in aria di dissesto, continua a sperperare quattrini anche quando di soldini non c'è ne:
273 mila euro ogni 6 mesi. In un anno ci sono 12 mesi. 273 mila per 2 fà 546 mila euro. Più di mezzo milione di euro all'anno per pagare un affitto. E non si tratta dei locali di Buckingam Palace, ma della scuola Carlo Meo. Il Comune di Messina tanto paga alla Sitat di affitto. Il dubbio sorge spontaneo: è proprio sicuro che per l'acquisto di un locale equivalente si spenderebbe più di mezzo milione di euro? In tutto, non ogni'anno.
La nota spese di Palazzo Zanca prosegue con la sua consueta lista di spesuccie, alcune delle quale non sorprendono ormai più: direttamente dagli uffici del sindaco 2.250 euro per lavare le tende e 480 euro di tappezzeria.
Qualcosina la si è spesa anche per le feste. Qualche esempio? 1.200 euro per il crazy party comunale del 22 dicembre scorso, e ben 5 mila euro per la manifestazione "U Pagghiaru".
Ma il podio, per questo ennesimo episodio di "Non abbiamo soldi ma inspiegabilmente li continuiamo a spendere", spetta al Servizio Ricovero Istituti per Anziani e Adulti Inabili. Per finanziare questi istituti il Comune di Messina spende 431.601,46 euro ogni 6 mesi. Oltre 850 mila euro l'anno per sostentare 17 Istituti, fra i quali ad esempio non rientra Casa Serena, come tutte le strutture le cui spese rientrano fra quelle dell'Istituzione per i Servizi Sociali. E questi cosa sono?
Ogni 6 mesi il Comune sborsa 147.221,02 euro alla Casa di Ospitalità Collereale; 30.454,40 euro alla Società Cooperativa sociale "La Speranza" onlus; 69.454,40 euro all'Associazione "Villa S.Antonio" onlus; 11.624,94 euro all'Oasi Cristo Re; 16.496,35 euro a O.D.A. Casa protetta "Villa Madonna di Lourdes"; 55.930,68 euro all'Istituto Maria Ausiliatrice di Valle degli Angeli; 16.262,34 alla Casa di Riposo "Enrico Trimarchi" Boccone del Povero; 8.271,18 euro alla Casa Santa Maria del Riposo; 8.580,48 euro alla Fondazione Città del Ragazzo "Pro Senectute"; 17.082,28 euro all'Istituto Ancelle Riparatrici di Santa Chiara; 6.065,62 euro ad Azione Sociale Casa Albergo vialla Solaria; 843,22 euro al Centro Assistenzale Anziani "Sciacca Baratta"; 12.486,76 euro all'Istituto Canonico "Luigi Calderonio"; 25.327,60 euro all'Oami Casa Famiglia Casa Gina; 17.439,90 euro a Progetto Vita Maria S.S. della Catena Acicatena; 10.863,45 euro a Villa Salvador CTA Psichiatrica; 6.165,00 euro all'Associazione Penelope.
Nelle graduatorie del consenso 2008 l'isola fa incetta di
primati: con il suo presidente Raffaele Lombardo toglie al governatore
della Lombardia Roberto Formigoni, per la prima volta in tre anni, la
maglia rosa del seguito elettorale, e con i presidenti di Catania,
Messina e Palermo occupa interamente il podio dei leader provinciali.
È la Sicilia la Mecca del consenso per governatori e presidenti di
Provincia. E' quanto emerge dal Governance Poll 2008 realizzato da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore che fotografa il gradimento di sindaci, governatori e leader provinciali. "I sindaci che godono di maggiore popolarità - spiega Antonio Noto, direttore Ipr marketing - evidenziano un forte senso di radicamento nel territorio". Inoltre hanno ''la capacità di intercettare trasversalmente le attese dei cittadini'' e sono dotati di ''una concezione pragmatica e decisionista del proprio ruolo''.
Il dominio siciliano si spiega anche con l'effetto luna di miele,
che spinge in alto un gruppo di amministratori che si è insediato dopo
aver ottenuto al turno elettorale della scorsa primavera le percentuali
spesso bulgare che da anni accompagnano le performance isolane del
centrodestra. Lo stesso fenomeno porta al quinto posto il presidente
della Provincia di Siracusa Nicola Bono e il collega di Agrigento
Eugenio Benedetto D'Orsi, mentre i primi tre, pur mantenendosi
ovviamente a livelli altissimi, vedono dimagrire di 6-7 punti il
plebiscito ottenuto qualche mese prima alle urne.
Non così il governatore Raffaele Lombardo, che riesce a strappare
la palma del vincitore a Formigoni anche grazie a un colpo di reni che
gli ha fatto guadagnare quasi il 2% nei primi otto mesi passati a
Palazzo d'Orleans. Evidentemente paga la partita territoriale e
"autonomista" che si è scelto Lombardo, giocandola di preferenza sul
terreno concretissimo dei soldi. Con il primo fondamentale successo,
potenzialmente da 10 miliardi di euro, ottenuto almeno per ora nel
cantiere del federalismo fiscale con la previsione di poter trattenere
una quota delle accise sulla benzina raffinata in regione.
Il Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca mantiene sorprendentemente, nella classifica dei Sindaci in carica, il 51% di preferenze e si classifica all'80esimo posto. In testa a questa speciale classifica sui Comuni il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Nel giorno dell’Epifania ci ha lasciato Giuseppe Fonseca, fondatore e presidente del Circolo Filatelico Peloritano un uomo che ha dato lustro alla Città di Messina nel campo della Filatelia.
Un signore d’altri tempi che ha sempre lavorato nel silenzio raggiungendo nell’ambito filatelico importanti livelli nazionali. Per Fonseca la Filatelia andava oltre al piccolo pezzo di carta dentellato, era una sintesi perfetta di storia, di arte e di cultura legandosi strettamente alla sua amata Città. In tanti anni di attività centinaia sono gli annulli filatelici dedicati a Messina promossi da Fonseca, per non parlare dei francobolli dedicati alla Città dello Stretto, ultimo quello del terremoto, emessi grazie anche al suo diretto interessamento.
Inventore e fautore delle famose mostre filateliche denominate “Peloro” che annualmente da trent’anni si svolgono in città ed in provincia. All'ultima manifestazione del Circolo Filatelico Peloritano, la “Messina Com'era” svoltasi dal 18 al 21 dicembre, non aveva voluto mancare, limitandosi a poche e fugaci presenze, anche perché Giuseppe Fonseca, Pippo per gli amici, già stava male. Nato il 14 maggio 1931, collezionista di area italiana, aveva sviluppato la sua passione soprattutto nel Settore Tematico, di cui era Giurato Nazionale. Dal 1981 era Consigliere del CIFT - Centro Italiano Filatelia Tematica e in certi periodi ha guidato gli specialisti di “Vite e Vino”, poi quelli interessati a “Flora e Fauna”. Per lungo tempo è stato coordinatore dei diversi gruppi attivi all'interno del sodalizio. Si è occupato pure di altri argomenti, ottenendo l'oro nazionale con “Montagne di fuoco” e il vermeil grande con “Alla scoperta di un popolo: i lusitani”. “Ha dedicato - così lo ricorda il Presidente del CIFT Luciano Calenda - la sua intera vita collezionistica a lavorare per la più forte passione che aveva dopo la famiglia: la Filatelia. Pippo Fonseca ed il CIFT costituivano un binomio indissolubile che durava da decenni; la sua vitalità, la sua inventiva, le sue intuizioni lo hanno portato a realizzare cose che nessun altro circolo ha mai fatto in Italia, e riusciva sempre, ma dico sempre, ad infilare il CIFT nelle iniziative”. Lo stesso Circolo Filatelico Peloritano era stato fondato da lui nel 1978 e già nel 1986 aveva conquistato il titolo di Campione d'Italia. Da pochi anni il Circolo era stato inserito nell'Albo d'Oro Federale, soprattutto per l'attività espositiva, svolta con le “Peloro” (l'edizione del 1983 accolse la Nazionale Tematica) e altri appuntamenti, come la “Tema 48” per mini collezioni e le “Intercift”, riguardanti i Gruppi Tematici.
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