Finisce l'estate ed ecco pronta un'ondata di scioperi in tutti i settori che riguardano i trasporti. Tra il 3 e il 5 settembre termina infatti il
periodo di tregua per aerei, treni, bus e traghetti. Già alcune
astensioni dal lavoro sono state proclamate....
6 settembre. 4 ore di sciopero dei controllori di volo dell'Enav il 6 settembre,
giorno in cui risulta confermata anche dal Garante degli scioperi, la
protesta simbolica di 1 minuto, dalle 12 alle 12,01, proclamata
dall'Sdl per i lavoratori di Alitalia. Si fermano per 4 ore anche i
lavoratori della Sat di Pisa.
9 settembre. Il personale marittimo della Tirrenia sciopera per 24 ore dopo averne sospeso uno lo scorso 25 luglio.
17 settembre. La
Cubtrasporti ha indetto uno sciopero di 4 ore, dalle 12 alle 16, del
personale di Alitalia e Alitalia servizi. Stop anche dei piloti
Meridiana e del personale della Sea (dalle 12 alle 16) di Linate e
Malpensa. Le organizzazioni di settore di Cgil, Cisl, Uil e Ugl ne
hanno indetto uno, sempre dalle 12 alle 16, del personale di terra
delle Compagnie aeree italiane.
25 settembre.
Gli addetti della Tirrenia si fermano per 48 ore. Sempre di due giorni
un altro loro stop per il 7 ottobre. È di 4 ore, invece, lo sciopero
proclamato per il 25 settembre dei controllori Enav.
28 settembre.
Stop, dalle 12 alle 16,dei controllori Licta dell'Enav. Nel settore
ferroviario sono stati indetti una serie di scioperi a livello locale:
dal sito del Garante risulta che il primo avverrà alla divisione
passeggeri della Sicilia, il 4 settembre, seguito il 6 da quello
regionale e cargo dell'Emilia Romagna, il 10 dal personale di manovra
di Lamezia ed altri, a seguire, ad Ancona, Firenze e in Piemonte.
Due
messinesi tra le 100 finaliste di Miss Italia. Sono Elisa Giganti e Cristina Crisà. Dal 9 settembre
i telespettatori li potranno televotarle: 45 il numero di riferimento
della Giganti, 66 quello della Crisà. Ad esse potrebbe aggiungersi la
diciottenne di Terme Vigliatore Tatiana Cipriano, in
attesa di un eventuale ripescaggio. Non ammessa, invece, la
diciannovenne di Venetico Martina Gambadoro. L’appuntamento in tv è con
le quattro serate in programma a Salsomaggiore Terme ed in onda su Raiuno che saranno
condotte da Carlo Conti il 9, 11, 12 ed il 13 settembre. Televotate le Messinesi!!!
Secondo la Impregilo i costi del Ponte sullo Stretto devono essere rivisti. Questo "riconteggio" delle cifre occorrenti per la grande opera sono dovuti principalmente all'aumento, negli ultimi anni ,dei prezzi di
petrolio e rame che si sono quasi quadruplicati. Nel 2005 la Impregilo batté la concorrenza
della Astaldi con un'offerta da 3,88 miliardi di
euro, ma le condizioni sono cambiate in maniera abbastanza importante.
«Bisogna considerare - dice Rubegni, amministratore della Impregilo - che al momento
dell'offerta, che si basava su valutazioni fatte nel 2003, il petrolio
era a 32 dollari al barile e che al petrolio è legato soprattutto il
costo della componentistica metallica. Non tutti i materiali
sono cresciuti allo stesso ritmo: il rame rispetto ad allora costa
quattro volte tanto, l'acciaio invece no. L'adeguamento richiede un impegno reciproco tra cliente e
fornitore per trovare una formula per acquistare insieme le materie
prime e poterne così bloccare il prezzo. Per questo il governo ha allo
studio un provvedimento che tenga conto di queste variazioni. Il Ponte sullo Stretto - ha dichiarato Rubegni - è una grande sfida per
tutti gli ingegneri e se si riuscirà a fare saremo molto contenti.
Credo però che serva il consenso da parte di tutti: è un'opera che può
coronare la carriera di ogni tecnico e di ogni impresa». Il contratto di assegnazione del progetto fu firmato il 27 marzo 2006. Il presidente della società
Stretto di Messina Pietro Ciucci, qualche giorno fa, ha dichiarato: «L'apertura dei
cantieri e' prevista per maggio-giugno 2010 e, dopo circa sei anni di
lavoro, entro la fine del 2016 ci sara' l'apertura al traffico».
A Palazzo Zanca la I commissione Bilancio si è riunita lunedì, ma non
ha potuto avvalersi della presenza
dell'assessore al ramo, Orazio Miloro. I consiglieri hanno iniziato ad avere contezza di uno dei grandi "cancri" delle
finanze comunali, quello dei debiti fuori bilancio: 31 milioni di euro. Una situazione pesante, a cui come soluzione principale individuata dalla passata
amministrazione, quella dell'alienazione dei beni comunali, è
inattuabile. La giunta Buzzanca non potrà prevederla nella
prossima programmazione in quanto i creditori hanno già avanzato
richiesta di ipoteca, dunque qualsiasi introito derivante dalla
cessione dei beni andrebbe a loro.
Situazione diversa a Palazzo dei Leoni dove la commissione Bilancio nota subito chei conti della Provincia non
solo si mostrano formalmente a posto, frutto di un risanamento
finanziario che è stato più volte motivo di vanto per l'ex presidente Leonardi
e la sua amministrazione, ma alla voce debiti fuori bilancio risulta un ridicolo quanto inreale zero che suscita stupore. "E' obiettivamente strano che
un'amministrazione non abbia nemmeno un euro di debiti fuori bilancio»
osserva Pippo Rao, consigliere del Pd, che da ex assessore
comunale ai Servizi sociali conosce il ramo, «ma questo ci viene detto
e a questo ci atteniamo. Fermo restando che come gruppo faremo degli
approfondimenti con dei tecnici e che abbiamo già chiesto una verifica
attenta dell'intero bilancio prima che approdi in consiglio". Messina naviga in brutte acque, e per una città marinara entriamo proprio nell'assurdo.
Sono parole del consigliere PdL alla III Circoscrizione Sebastiano Fede: «Pulizia sommaria, verde malcurato e in molte zone assente, l'acqua
delle piscine già sporca e torbida, nessuno zampillo dalle fontane e
soprattutto un silenzio tombale:manca, infatti il vociare fragoroso e
divertente dei bambini a causa dell'assenza totale di giochi».
Il consigliere si rivolge all'assessore Elvira Amata,
titolare della delega all'Ambiente e all'Arredo urbano: «Le critiche
della stampa e le proteste dei cittadini impongono un impegno diverso,
costante e maggiore, il passaggio urgente da una politica fatta di
chiacchiere a quella produttiva, concreta ed operosa, tesa al recupero
funzionale del più grande polmone verde urbano». Se la
manutenzione non è costante e attenta, bastano pochi giorni per
trasformare un luogo ameno in un ricettacolo di sporcizia. Senza
contare l'allarme vandalismo e sicurezza.