Sono circa 90 i giovani e meno giovani che potranno coronare il sogno del posto fisso, grazie ai circa 70 bandi emanati il
9 settembre dall'Ateneo messinese. Si tratta di lavori di ambito
tecnico-amministrativo, con contratti a tempo pieno e indeterminato. Le figure ricercate sono varie, vanno dalla gestione risorse umane agli
affari legali, dalla contabilità alle relazioni internazionali,
dall'informatica alla chimica e alla fisica. Insomma ce n'è per tutti.
Anche se, come ha fatto notare Nello Pergolizzi,
segretario provinciale dello Snals, i bandi richiedono quasi tutti una
pregressa esperienza in Enti pubblici, aziende private o studi
professionali, oppure attestati professionali coerenti con il settore
per cui ci si candida. Insomma, ci si aspettava uno sforzo in più, magari espresso
esplicitamente nei bandi, in favore dei giovani laureati messinesi.
Molti dei quali giovani non lo sono più, eppure stentano a fare
esperienza lavorativa qualificata, vista la scarsa offerta locale.
Il Vicesindaco di Messina, on. Giovanni Ardizzone dispone di avviare la pulizia dell'area retrostante il Duomo di Messina,
nella zona di piazza Immacolata di Marmo; gli interventi di pulizia
straordinaria saranno eseguiti da Messinambiente. L'assessore alle
politiche culturali, Giovanni Ardizzone, ha sottolineato anche che “i beni
artistici di Messina vanno difesi e tutelati, iniziando con il
garantire ai turisti ed ai cittadini quelle condizioni minime di decoro
e di decenza che fanno accogliente una città”.
Nasce a Messina l’ Accademia del Turismo Mediterraneo su iniziativa di un gruppo di esperti e di operatori del comparto turistico. Gli scopi dell’Istituto di ricerca è quella di promuovere la cooperazione internazionale del Mezzogiorno d’Italia e della Sicilia con i paesi che si affacciano nel mare nostrum, attraverso l’interazione delle specificità turistiche con quelle storico-artistiche e socio-politico economiche delle culture e civiltà sviluppatesi in quest’area.
Il turismo nel Mediterraneo quale strumento di dialogo tra i popoli sviluppato al fine di catturare flussi turistici. Infatti su 71 milioni di turisti entrati in Italia solo il 10% è sceso a sud di Roma, dato che dimostra la necessità di migliorare tramite l'interazione tra le regioni del sud Italia la competitività e riqualificare la propria offerta turistica. A coordinare il pool di esperti e operatori è stato chiamato Sergio Calderone che ha annunciato di aver già avviato contatti con i responsabili culturali delle ambasciate in Italia di Spagna, Francia, Tunisia, Malta ed Egitto per realizzare i primi incontri e partenariati di studio. Grazie alla collaborazione con atenei, istituti di formazione, centri di ricerca verranno altresì messe in cantiere pubblicazioni e iniziative editoriali per dare la massima diffusione ai progetti e alla mission dell’Accademia.
Il Museo del Mare sarà realizzato nei pedaglioni della cittadella fieristica. La conferma è stata data dal presidente dell'Autorità portuale, Dario Lo Bosco, all'assessore comunale alle politiche del mare, Giuseppe Isgrò, che nei giorni scorsi aveva formalizzato la richiesta. Nei prossimi giorni Isgrò effettuerà un sopralluogo per valutare i probabili padiglioni da utilizzare. La risposta di Lo Bosco giunge dopo il vertice dei giorni scorsi svoltosi alla Provincia, alla presenza del presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, il sindaco, Giuseppe Buzzanca, ed il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Musmeci, e lo stesso Lo Bosco. Nell'incontro era stato siglato un documento programmatico che tra gli interventi per la cittadella fieristica, individuava un’allocazione strategica per la realizzazione del museo del Mare e dei Trasporti. Inoltre Domenico Majolino, responsabile del diving center Ecosfera, aveva proposto di creare un area indirizzata alla ricerca e alla valorizzazione dei fondali dello Stretto anche con particolare attenzione alla storia dei relitti. Quest'ultima proposto ha avuto il parere favorevole da parte dell'assessore Pippo Isgrò che, ininterrotamente si sta impegnado per la rapida realizzazione del Museo.
Prevenire è meglio che curare. Le calamità naturali come frane e inondazioni sono state sempre un pericolo per l'incolumità dei cittadini; per non dimenticare le costruzioni abusive che sorgono nei torrenti. Tutte possibili conseguenze causate dall'aver trascurato lo stato dei torrenti cittadini a ridosso dell'inizio della stagione invernale. Qualcuno ci ha pensato in tempo però a sollecitare interventi. Si tratta del capugruppo del Pd al Comune, Marcello Greco, che, tramite un'interrogazione, questa mattina a asposto al sindaco i suoi timori. Marcello Greco chiede a Buzzanca di attivarsi, anche mediante il reperimento di risorse economiche in comunione con il Genio Civile e la Protezione Civile, allo scopo di sistemare una volta per tutte gli alvei dei torrenti che insistono sul territorio cittadino, provvedendo alla loro messa in sicurezza e, ove possibile, copertura, eventualmente avvalendosi della squadra Tutela e Territorio dei Vigili Urbani per gli accertamenti del territorio.
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