Questo è quanto emerso dall'assemblea tenuta da sindacati e lavoratori dell' ATM. Sciopero ad oltranza. Il servizio di pubblico trasporto messinese interrotto fin
quando il presidente della Regione Raffaele Lombardo non deciderà di
incontrare lavoratori Atm e rappresentanti sindacali. «Questa mattina - dice Mariano Massaro dell'Orsa – ci
siamo recati nuovamente dal prefetto Alecci che ancora una volta ha
mostrato piena disponibilità, convocando entro venerdì l'ufficio di
presidenza regionale. La Regione e
l'amministrazione ci devono dare delle risposte.
Siamo certi che per i dipendenti dell'Atm sia in arrivo qualche
denuncia per interruzione di pubblico servizio. Ecco perchè, in segno
di provocazione, stiamo cercando di anticiparli sul tempo, facendo a
nostra volta una denuncia contro Comune e Regione. Sono loro con questo
atteggiamento sconsiderato ad aver interrotto lo svolgimento di
pubblico servizio, quello dei lavoratori che allo stato attuale
dovrebbero garantire gratuitamente i servizi di trasporto».
Tra le notizie che si rincorrono nelle ultime ore ci fa rabrividire come i consiglieri comunali hanno dato poca importanza all' Ordine del giorno presentato dai rappresentanti di risorgimento messinese, Nino Carreri e Salvatore
Serra, disposti insieme a altri consiglieri comunali a rinunciare ai loro stipendi per far fronte al problema dei lavoratori Atm, che aspettano ormai 3 mesi di emolumenti arretrati. L'ordine del giorno relativo ai problemi dell'Atm sarà trattato in una prossima seduta mentre magari i due consiglieri, Serra e Carreri, volevano iniziare ad attenzionare il problema (non certo per gli stipendi dei consiglieri). La seduta è stata chiusa per mancanza del numero legale. Un appunto... situazioni come quella che stanno vivendo i lavoratori dell'Atm andrebbero trattate all'istante a costo che si faccia notte fonda o meglio, giorni insonni, perchè la cittadinanza ha bisogno del servizio pubblico come i lavoratori hanno bisogno di soldi per campare...
"E' un percorso troppo serio per valutare proposte farneticanti che in
questo periodo fioriscono. Abbiamo trovato nelle casse comunali una
condizione economica disastrosa che trae origine sin dal 1994 e che si
è perpetuata con la esternalizzazione di alcuni servizi”. Così il
sindaco di Messina, on. Giuseppe Buzzanca, incontrando la
stampa, ha commentato le questioni legate alla situazione finanziaria
del Comune. “Le attuali criticità di bilancio derivano - egli ha
aggiunto - , come è ormai noto a tutti, quasi esclusivamente dalle
società partecipate, dall'Atm, all'Amam, e dai debiti fuori bilancio
accumulatisi da diversi anni. Stiamo lavorando su un percorso suddiviso
su quattro fronti legati alle dismissioni, fissando la priorità di
alienazione degli immobili solo ed esclusivamente in funzione delle
necessità economico-finanziarie di Palazzo Zanca. E’ fin troppo
evidente – ha sottolineato il sindaco - che occorre avviare, in maniera
prioritaria, una seria e condivisa programmazione che eviti il
ripetersi di situazioni che potrebbero portare l’Ente locale al
collasso finanziario. Ipotesi che tutti stiamo cercando di scongiurare.
La programmazione deve essere lo strumento indispensabile per garantire
la realizzazione dei servizi utili alla collettività e scandiremo anche
i tempi per le dismissioni con un piano di risanamento delle
partecipate. Ho intanto avviato - ha detto l'on. Buzzanca - un'analisi
che ci fornirà contezza dei residui esistenti in ogni settore della
macchina comunale, mentre stiamo anche lavorando alla Regione, per la
stesura di un disegno di legge che vada incontro alle esigenze di tutti
i comunali dell'isola che abbiano problematiche di risanamento
finanziario".
In questi termini si esprime il sindaco di Messina. Ma da dove vengono realmente i debiti del comune? Ecco un piccolo, probabilmente incompleto, resoconto: 34 milioni di euro di disavanzo del conto
consultivo dell'Atm; 11 milioni tra Messinambiente e Ato e altri 2 per
le altre partecipate; 200 mila euro per la liquidazione di Feluca, la rete
civica del Comune; 240 mila euro per la liquidazione dell'Associazione
Ente Teatro; 100 mila euro per le spettanze relative alla Polisportiva
Città di Messina, mai operativa; 29 mila euro per la ricapitalizzazione
della Nettuno Spa. Senza contare altri debiti fuori Bilancio e lodi
arbitrali di cui solo adesso l'Amministrazione Buzzanca ha notizia. Altri debiti vengono fuori da varie operazioni della cosidetta finanza creativa, compresi
prestiti e altro soggetti alle volatilità delle Borse. Per queste ultime voci il debito sarebbe vicino ai 35
milioni di euro.
E ora? cosa si fa? Si vende!!!!! Per evitare il dissesto finanziario dell'Ente, Orazio Miloro, assessore al bilancio, ha predisposto un piano di
vendita dei cosiddetti gioielli di famiglia per fare cassa. Si parla
della cessione della Caserma dei Vigili del Fuoco, dello stadio Celeste
e dell'autocentro della Nettezza urbana. La domanda che i messinesi si pongono è.... e dopo cosa ci venderanno? Le baracche, i torrenti, le strade colabrodo, i pali della luce, etc etc etc.....
L'incontro avuto ieri a Palermo non ha dato i risultati sperati ed ecco
che, come promesso, i dipendenti Atm si riuniscono nuovamente in
assemblea, con le immaginabili negative conseguenze sulla mobilità
urbana. I lavoratori Atm, al termine dell'assemblea, comunicheranno le modalità in cui intendono portare avanti la protesta. Dalla Regione arriveranno a giorni solo 2,5 milioni di euro, con i quali si
potranno parte delle spettanze dovute. Ma questi fondi saranno gli ultimi e nessun euro arriverà da Palermo per quest'anno. Questo è quanto è emerso dal vertice tenutosi nel capoluogo siciliano tra l'assessore regionale ai Trasporti Titti Bufardeci, il sindaco Giuseppe Buzzanca e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e autonomi. Di milioni però ne servono almeno 9 per arrivare alla fine dell'anno, e, considerando che le casse comunali
piangono miseria, con venti di dissesto non si sa proprio da dove possono essere "elemosinati". Per questo dal sindacato è
giunta una richiesta, della quale Bufardeci si farà portavoce, di un
incontro urgente con il governatore Raffaele Lombardo e il prefetto Francesco Alecci,
perché la risposta arrivata oggi, per quanto sincera, non può servire a
rassenerare gli animi, anzi, probabilmente li riscalderà ulteriormente.
Ordine del giorno
Il consiglio Comunale,
l’esito dell’incontro di giorno 18.11.2008 con l’assessore Bufardeci, durante il quale sono stati garantiti solo 2.5 milioni di euro rispetto ai circa 9 necessari per far fronte ai debiti dell’ATM;
che tale somma sarà sufficiente a pagare soltanto la mensilità di settembre con i relativi contributi o al massimo le mensilità di settembre e ottobre senza contributi previdenziali;
che sembrano alquanto incerti i tentativi di finanziamento che l’amministrazione vorrebbe attivare tramite istituti bancari;
che l’assessore regionale ha categoricamente escluso la possibilità di ulteriori finanziamenti regionali;
che ad oggi quindi non vi sono certezze su come far fronte al pagamento delle restanti mensilità sino alla fine dell’anno in corso;
che i lavoratori pagano per colpe non loro e per la “malagestio” amministrativa che anche il dirigente regionale Falgares ha voluto evidenziare nell’incontro tenutosi a Palermo;
ritenuto che non si intravedono facili ed immediate risoluzioni della vicenda,
a reperire tra tutti i capitoli di bilancio e tra i P.E.G. dei dirigenti somme da destinare a questo scopo ed in segno di solidarietà,
a bloccare nell’immediato i propri emolumenti di consiglieri comunali per metterli a disposizione dell’Amministrazione stessa
ed esorta
il Sindaco e gli assessori a fare altrettanto, dando la disponibilità del proprio corrispettivo, se percepito, per far si che, questa insieme ad altre iniziative,serva , almeno in parte, ad esprimere con i fatti la propria solidarietà a chi sta peggio e far trascorrere ai dipendenti dell’ATM delle festività meno amare.
Messina, 19.11.2008
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Ormai prossima la costituzione di una Authority per la
programmazione strategica e lo sviluppo economico e territoriale
dell’Area dello Stretto. L’Authority
sarà un organismo tecnico agile e competente che intende definire linee guida condivise di
sviluppo in una stagione cruciale per il futuro del
territorio. I tre Enti proponenti sono la Provincia Regionale, Comune
e Camera di Commercio di Messina che prestano finalmente attenzione all’importanza dei Fondi
Strutturali 2007-2013 affermando che in una nuova fase di programmazione strategica
territoriale non si può prescindere dal ruolo istituzionale
dell’Università. "un’area geografica che ha il privilegio di avere
al suo interno una istituzione di formazione e ricerca di prestigiose
tradizioni che in questi anni ha dimostrato con entusiasmo di mettersi
al servizio della comunità con le proprie idee e le proprie ricerche,
impone agli enti territoriali impegnati nella definizione delle linee
di sviluppo locale le necessità di intraprendere una collaborazione
fattiva con l’Università". Un incontro sui Fondi Strutturali Europei 2007/2013 si svolgerà venerdì 21 novembre nell'Aula Magna del Rettorato, alle 17 e 30.Possibile la presenza del governatore siciliano Raffaele Lombardo.
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