Attendevamo con trepidazione l'arrivo di
un sindaco, di una giunta ed un consiglio comunale come il pane per gli affamati,
convinti che la città si sarebbe risollevata. Ma purtroppo i
problemi si motiplicano a dismisura nella nostra bella città. Pare che, da quando esiste un'amministrazione votata dai cittadini, tutto il male di anni di cattivo governo e commissariamento vengono al pettine come dei nodi che neanche il pantene shampoo e balsamo possa sciogliere. Viviamo in una città allo sbando, al collasso, sotto tutti i punti di vista. La
classe politica naviga in alto mare affrontando onde alte, altissime, insormontabili da una barchetta a remi che non ha nemmeno un buon timoniere. E come se non bastasse,
invece di remare tutti da una parte e risolvere i drammi di Messina, si pensa alle
lotte di poltrone ed intestine guerre tra partiti e coalizoni. La vertenza Atm ed il taglio dei fondi ex Fintecna, all’accordo sulla cittadella fieristica, allo scioglimento dell’ ente
porto sino al drastico taglio del 50% per la
manutenzione delle strade, alla ZFU e il ponte. E poi risanamento e servizi sociali, traghettamento e recupero
del waterfront. Utopie e Scippi!!
E ci sono sopratutto, oltre l'atm, anche altri problemi interni quali Molini Gazzi, gli addetti alla pulizia del Policlinico, la crisi Rodriquez, la dismissione Rfi, precari a destra e a manca, il fallimento della squadra di calcio e il grave problema legato alla parentopoli dell'Università. Non possiamo nemmeno tralasciare viabilità, sicurezza, legalità e Tir in città.
Ma al peggio non c'è mai fine. Ecco che sull'amministrazione il cappio del Tar che si pronuncerà il 12 febbraio prossimo sulla regolarità delle elezioni svolte appena 5 mesi fa. Probabilmente le vicende degli ultimi anni hanno ucciso lo spirito critico ed hanno fatto sì che questa città venisse saccheggiata e depredata di ogni sua bellezza; o forse, nel terremoto del 1908, la causa dell'estinzione del messinese doc, quello che combatte; quello che comprende, combatte e vince. Come nella storia, quando Messina aiutava sovrani e grandi uomini. Ma, come detto, è storia, non il presente che invece ci vede subire gli inciuci e gli imbrogli di una classe politica insufficente. Messina è come una bella donna stuprata continuamente. Speranze, sogni, progetti, idee, servono a poco quando poi manca il senso di appartenenza e l'orgoglio di voler cambiare le cose. E si. Si punta ancora alle poltrone, si punta a sistemare amici e parenti ancor oggi, nel 2008, nel novembre del duemilaotto. C'è la crisi delle partecipate, tutte. E il comune che fa? ne crea un'altra... la zancle, che dovrebbe (condizionale è d'obbligo) "ricogghiere" tutti i crediti che il Comune avanza dai cittadini in una città dove non esistono indirizzi, non c'è toponomastica, dove ci sono le baracche erette dopo il 1908.
Diciamo la verità!!! La ripresa di Messina è solo un illusione perchè Messina è solo una somma di cittadini che vivono nello stesso luogo dove ognuno ha il suo orticello da
curare. E allora non rimarebbe che affidarsi alla classe politica che dovrebbe scegliere il destino di questa città, ma tutti sappiamo che a latitare sono le idee perchè troppe sono le questioni in sospeso. Latitano i personaggi che, purtroppo per loro, non sono in grado di per poter affrontare i numerosi problemi che la città presenta. Chi ci governa non sembra abbiano capacità ed intuito per far rialzare la città morta, il Lazzaro della Sicilia. Occorre dire grazie ai vari quotidiani online che da qualche anno pullulano sulla rete denunciando il malaffare e i brogli che per anni sono rimasti nascosti sotto la pietra dell'omertà e della corruzione. Tempostretto, normanno, ominiapress, imgpress, comunemio, strill hanno dato la possibilità al messinese di avere spiegazione di ciò che accade e del perchè accade; oggi sappiamo, per sommi capi, cosa è accaduto, e perchè siamo nella merda... Come una luce nel buio ecco che finalmente l'informazione libera si fa avanti, senza inciuci e articoli pilotati oggi sappiamo.... e per questo continuiamo a sperare!!!
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Bocciato il Ponte sullo Stretto. Il verdetto viene dalla Università La Sapienza di Roma e, più precisamente, dal Diparimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica. L'opera magnifica, il Ponte sullo Stretto è stato bocciato dall'Università in termini di sicurezza e costi.
Sabato 29 e domenica 30 novembre, con repliche nei week-end successivi, la LAV sarà presente in centinaia di piazze
con la campagna contro il traffico di cuccioli: i cittadini potranno
firmare la petizione della LAV per sollecitare le istituzioni
competenti ad adottare leggi ed efficaci misure di contrasto del
traffico illegale di cani e gatti. Presso i tavoli LAV allestiti nelle principali città d’Italia sarà
possibile ricevere materiale informativo e sostenere questa campagna
adottando a distanza uno dei cuccioli di cane che la LAV ha salvato da trafficanti senza scrupoli, grazie al
pronto intervento del Corpo Forestale dello Stato. In cambio si
riceverà il certificato d’adozione con la fotografia e la storia del
cane e, grazie a questo gesto di grande generosità, si potrà aiutare la
LAV a salvare numerosi altri cuccioli tra le migliaia che ogni anno
sono importati illegalmente in Italia.
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